L'Allium ursinum o Aglio orsino è un' erba bulbosa perenne appartenente alla vasta famiglia delle Liliaceae, famiglia a cui appartengono anche i gigli, gli asparagi, gli asfodeli, il colchico, il tulipano e altri generi. E' una pianta spontanea presente sul territorio italiano ed è una delle decine di specie diverse di aglio che possiamo incontrare in natura durante le belle passeggiate per raccogliere funghi ed erbe. Predilige i luoghi ombrosi e umidi del sottobosco dove può popolare facilmente enormi superfici coprendole a manto con le sue foglie. L'odore e il sapore di aglio di ogni parte della pianta sono le qualità ricercate negli utilizzi culinari. Della pianta di Aglio orsino si usano i bulbi, le foglie e i fiori per la preparazione di apprezzatissime salse e Tempura o per aromatizzare insalate, carni, pesci e minestre.
Il nome Aglio orsino -Allium ursinum-
Sicuramente i denti di orso erano parte della vita di allora molto di più di quanto non lo facciano nella nostra epoca, e la connessione tra l'aglio orsino e gli orsi è stata cercata ai giorni nostri da parte di persone che gli orsi li ha visti solo sui libri e in tv, fantasticando su una spiegazione che, quindi, ci lascia un po' perplessi.
Spesso intorno ai nomi popolari delle erbe nascono e si celano miti, leggende, superstizioni, favolette che si tramandano nei secoli. In alcuni casi sono fondati e derivano da realtà oggettive, in altri forse un po' meno e sono perlopiù il frutto di fantasie umane. Nel caso del nostro amato aglio forse si sono mescolate nel tempo le due cose. A proposito del motivo per cui si chiama "ursinum" si legge ovunque che con molta probabilità il suo nome è dovuto al fatto che gli orsi si cibano delle sue foglie nel momento in cui escono dal letargo, cosa che avviene più o meno nel periodo in cui queste piante si trovano in abbondanza.
Noi invece crediamo che questa sia più che altro una diceria non dimostrabile.
Osservando attentamente la conformazione dei bulbi è facile intuire che per uomini vissuti in altre epoche, abituati ad cacciare gli orsi e che quindi ne conoscevano perfettamente le varie parti del corpo, i bulbi dell'aglio orsino non potevano che essere visti come uguali a "denti di orso" data l'innegabile e notevole somiglianza nella forma e nel colore.
A nostro avviso un occhio "abituato" a vedere denti di orso vedendo i bulbi di aglio orsino associerà immediatamente le due cose per similitudine.
Considerando che per mano dell'uomo sono stati uccisi migliaia di orsi, per predarne le pelli e la carne, l'elemento che crediamo possa con più probabilità collegare l'Allium ursinum agli orsi è che i bulbi di questo aglio hanno la stessa forma dei loro denti, con i quali venivano creati anche monili e piccoli utensili.
Sicuramente i denti di orso erano parte della vita di allora molto di più di quanto non lo facciano nella nostra epoca, e la connessione tra l'aglio orsino e gli orsi è stata cercata ai giorni nostri da parte di persone che gli orsi li ha visti solo sui libri e in tv, fantasticando su una spiegazione che, quindi, ci lascia un po' perplessi.
Se vuoi coltivare l'aglio orsino in vaso o inserirlo tra i boschi in un progetto di permacultura usa i bulbi o le piantine prima che fioriscano.
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Sia in cucina che nell'uso fitoterapico l'Allium ursinum ha le stesse proprietà dell'aglio coltivato (Allium sativum).
L'uso dell'aglio come pianta curativa è antichissimo: abbiamo notizia della prima prescrizione di tale erba risalente al 3000 A.C., scolpita in scrittura cuneiforme su una tavoletta d'argilla di epoca sumerica.Tutto il mondo antico, dalla Spagna alla Cina, apprezzò l'aglio, ma nessuno lo amò quanto gli Egizi che ricevettero anche l'appellativo di "fetidi" a causa del loro alito agliaceo!

L'odore particolare dell'aglio e la maggior parte delle sue proprietà sono dovuti alla presenza, nel bulbo, di una essenza solforata, il cui principio attivo, l'allicina, è antisettico.
Il bulbo contiene inoltre: enzimi, fitoestrogeni, vitamine A, B1, B2, PP, C, sali minerali e oligoelementi. Il succo fresco dell'aglio ha un'azione antisettica più forte dell'essenza isolata e combatte lo sviluppo di numerosi germi patogeni. L'allicina, volatile, agisce a distanza: la maschera dei medici del Medioevo, imbottita d'aglio insieme ad altre spezie ed erbe, veniva usata per proteggersi dal contagio delle malattie diffuse in quell'epoca. Durante la seconda guerra mondiale, dato l'enorme numero di vittime coinvolte, i medici dell'Armata rossa ovviarono alla carenza di antibiotici sostituendoli con l'aglio per il trattamento delle ferite infette. Per questo motivo fu chiamato la "penicillina russa".

Proprietà:
- antibiotico
- espettorante
- diaforetico
- ipotensivo
- antitrombotico
- antidiabetico
- vermifugo
- stimolante
- digestivo
- corroborante
- antisettico
- antimicotico
L'aglio potenzia l'azione di anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici con i quali è bene evitare l'associazione. Un'altra interferenza importante si verifica con alcuni farmaci antiretrovirali ( impiegati, per esempio, nella cura dell'AIDS). L'assunzione di aglio è sconsigliata in caso di anemia, allergie di qualsiasi natura, ulcera gastrica o gastrite acuta, in gravidanza e allattamento.
L'Aglio orsino giova molto al sistema digerente. È adattissimo alle diarree acute e croniche, anche se accompagnate da formazione di gas e coliche e alla stitichezza allorché questa sia dovuta ad uno spasmo interno o alla pigrizia dell'intestino. Scompaiono i vermi - persino gli ascaridi - dopo qualche tempo di ingestione di Aglio orsino. Una volta migliorato il funzionamento dell'intestino passano anche quei disturbi che si manifestano di causati dallo stomaco, ma anche quelli dovuti all'arteriosclerosi o all'alta pressione sanguigna, come le vertigini, la pressione nella testa e le ansie. L'ipertensione cala lentamente. Il vino di Aglio orsino (vedi «Modalità di preparazione») è un rimedio miracoloso per i vecchi sofferenti di catarro bronchiale cronico e dei conseguenti disturbi respiratori. Anche nella tosse cronica si scioglie il catarro bronchiale togliendo quindi anche l'affanno.Questo rimedio è caldamente raccomandato pure nella tisi polmonare e nell'idropisia di cui spesso soffrono le persone anziane. Le foglie adoperate fresche purificano i reni e la vescica, favorendo l'emissione delle urine. Ferite che stentano a guarire, spennellate col succo fresco di Aglio orsino, rimarginano rapidamente. Trova giovamento persino chi soffre di una malattia delle coronarie. L'Aglio orsino come disintossicante del sangue non è mai abbastanza decantato e se ne ottengono ottimi risultati, soprattutto sulla pelle cronicamente impura. Il medico naturista svizzero e parroco erborista, Kunzle, non si stancava di lodare in particolar modo questa pianta: «Essa purifica il corpo intero, espelle le sostanze tossiche ed accumulative e forma del sangue sano. Le persone eternamente malaticce, affette da licheni e foruncoli, comunque molto pallide, e gli scrofolosi e reumatici dovrebbero attaccarsi all'Aglio orsino come alla zattera di salvataggio. Non vi è erba nel mondo più efficace per la depurazione dello stomaco, dell'intestino e del sangue.
La coltivazione dell'aglio orsino selvatico permacoltura:


Un'erba eletta per essere usata nei progetti di permacoltura e food forest.
I bulbi o le piantine di aglio orsino si prestano bene alla coltivazione quanto i semi. La differenza consiste nel fatto che il tempo che serve per permettere al seme di diventare bulbo maturo è di circa 3 anni. Anche se l'autunno è il miglior momento per trapiantarli si possono piantare lungo il corso di tutto l'anno eccetto quando tutto gela e la terra non si può lavorare. Il suo habitat naturale è in mezzo alle latifoglie come noccioli, querce, castagni e ecc.

In natura il luogo ideale è il sotto bosco o le rive in ombra dei fiumi. Se queste condizioni sono rispettate da un luogo che ha queste caratteristiche la coltivazione si può effettuare lasciando alle piogge il compito dell'irrigazione. Ovviamente si può coltivare in vaso rispettando le necessita basilari della pianta descritte sopra tenendo bagnato il terriccio con irrigazioni manuali.
E' un erbacea estremamente resistente al freddo e i suoi bulbi non temono le gelate ed una temperatura fino a -15C°.
SVILUPPO E RACCOLTE:

Come detto all'inizio della pagina di questa pianta si raccolgono le foglie, i fiori e i bulbi. Per cui i periodi di raccolta si dividono in 3 momenti: in primavera si raccolgono le foglie quando sono ben sviluppate, a fine primavera si raccolgono i fiori quando sono fuoriusciti dalle brattee e a metà estate è disponibile il bulbo quando le piantine ormai non ci sono più. Per chi volesse coltivarlo per produrre una buona quantità di foglie e bulbi è bene trapiantare qualche centinaio di bulbi. Se centrate in pieno i requisiti di ambiente per il suo sviluppo avrete nel giro di pochi anni tantissimo aglio orsino che si mantiene da solo.
Questa pianta è veramente semplice da coltivare a patto di rispettare la sua natura "selvatica".
Questa pianta è veramente semplice da coltivare a patto di rispettare la sua natura "selvatica".
Coltivazione dell'aglio orsino: https://labottegaselvatica.wixsite.com/aglioorsinoselvatico/coltivazione-aglio-orsino
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RICETTE:
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1) Zuppa all'aglio orsino
INGREDIENTI (per 4 persone):
30 bulbi di "aglio orsino" (Allium ursinum)
due cipolle
1/2 verza
una manciatina di prezzemolo
pane di segale
olio d'oliva
peperoncino
sale.
PREPARAZIONE: Prendete i 30 bulbi dell'aglio orsino e soffriggeteli in una casseruola, con un po d'olio d'oliva fino a doratura.
Separate quindi i bulbi dell'aglio orsino ormai dorati ed aggiungete nello stesso olio le cipolle affettate finemente.Una volta dorate le cipolle , aggiungete la verza tagliata a strisce ed un pizzico di peperoncino.
Aggiungete un po d'acqua calda, salate e fate cuocere a fuoco basso.
Schiacciate i bulbi dell'aglio orsino e uniteli alla zuppa.
Continuate a cuocere fino alla completa cottura della verza. Quasi alla fine della cottura aggiungete il prezzemolo.
Servite la zuppa con fette di pane di segale (o pane integrale), leggermente abbrustolite. Godetevi l'odore per qualche istante.. dopo di ché... buon appetito :D
Schiacciate i bulbi dell'aglio orsino e uniteli alla zuppa.
Continuate a cuocere fino alla completa cottura della verza. Quasi alla fine della cottura aggiungete il prezzemolo.
Servite la zuppa con fette di pane di segale (o pane integrale), leggermente abbrustolite. Godetevi l'odore per qualche istante.. dopo di ché... buon appetito :D
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INGREDIENTI (per 2 persone):
200 grammi di foglie fresche di aglio orsino (Allium ursinum)
oppure
10 bulbi interi di aglio orsino (Allium ursinum)
600 grammi di patate
Olio d'oliva
Sale
PREPARAZIONE: Mettete a bollire le patate senza mettere sale, nel mentre tagliate grossolanamente le foglie di aglio orsino oppure tagliate i bulbi a rondelle.
A cottura terminata, prendiamo le nostre patate, peliamole della buccia e tagliamole a cubetti piccoli.
Mettere tutto in una insalatiera, le patate, l'olio, il sale e il nostro aglio orsino. A piacere si puo usare del Tamari o dell'aceto buono. “Semplicemente sublime”.
Le informazioni riportate in questa pagina sono tratte dai seguenti testi:
- Michael Castleman "Le Erbe Curative Guida completa alle proprietà terapeutiche dei farmaci naturali"
- Dr. L.P. Da Legnano "Le piante medicinali nella cura delle malattie umane"
- Andrew Chevallier "Enciclopedia delle piante medicinali"
- Maria Treben "La Salute dalla Farmacia del Signore"
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